Consulenza neuropsichiatrica

La complessità dello sviluppo cognitivo ed affettivo del bambino e dell’adolescente costringe spesso i genitori a confrontarsi con diverse problematiche insite nello sviluppo, nonché a ritardi o anomalie dello stesso. Sono vari i fattori che possono agevolare o ostacolare l’armonia dello sviluppo: le caratteristiche del bambino, la personalità dei genitori, il clima familiare e i determinanti culturali.

Una valutazione neuropsichiatrica infantile permette di approfondire gli stadi dello sviluppo del bambino e verificare la presenza di patologie neurologiche, neuropsicologiche o psichiatriche.

Grazie alla visita del neuropsichiatra infantile o NPI e ai test o esami diagnostici richiesti dallo specialista, è possibile mettere a fuoco le difficoltà del bambino e predisporre così un intervento terapeutico mirato.  

La visita neuropsichiatrica infantile si rivela fondamentale per valutare specifici interventi in ambito scolastico, visto che la valutazione è valida per la richiesta di insegnanti di sostegno ed educatori. 

In cosa consiste?

Durante la valutazione neuropsichiatrica, il neuropsichiatra riceve il bambino o il ragazzo con i suoi genitori e raccoglie le informazioni necessarie attraverso domande specifiche. In questa fase è importante approfondire le prime fasi di vita del bambino/ragazzo, il parto, il ritmo sonno-veglia, le sue abitudini alimentari, le funzioni sfinteriche, le autonomie, le visite effettuate fino a quel momento.

I genitori verranno inviati a ripercorrere le tappe dello sviluppo del bambino/ragazzo, dal punto di vista psicomotorio, linguistico e relazionale. Durante il colloquio si parla anche di eventuali difficoltà pregresse e di diagnosi già effettuate in precedenza. Se il bambino è in età scolare, si prende in esame anche il suo andamento a scuola.  

Se necessario, in una seconda fase il neuropsichiatra si dedica all’osservazione del paziente, in modo da valutare come interagisce con i genitori, come gioca in modo spontaneo o in che modo si dedica alle attività che gli vengono proposte.

Seguirà quindi un esame neurologico e il neuropsichiatra potrebbe richiedere dei test cognitivi, adeguati in base all’età del bambino/ragazzo. In alcuni casi, per arrivare ad una valutazione neuropsichiatrica infantile, possono essere necessari anche degli esami diagnostici ulteriori, come ad esempio la TAC, la risonanza magnetica, l’elettroencefalogramma oppure un test per rilevare i disturbi respiratori del sonno (polisonnografia). 

Per arrivare ad una valutazione neuropsichiatrica possono essere necessari anche più incontri e alla fine di questo iter i genitori del bambino/ragazzo riceveranno l’esito della consultazione ed eventualmente la proposta di un percorso terapeutico.

Grazie alla valutazione neuropsichiatrica, è possibile arrivare alla diagnosi o ad un approfondimento di diverse patologie:

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